L’ultimo baluardo di una superficialità globale ostentata senza riguardi si arrende alla concorrenza. Con un gesto irresponsabile, lo staff di Twitter ha infatti deciso di eliminare il limite di 140 caratteri per i messaggi privati, a sottintendere la convinzione che la riservatezza garantisca concetti più ampi e articolati. Come se un periodo storico tanto rozzo e distaccato fosse fronteggiabile con un eccesso immotivato di democrazia. In redazione, a Starmale abbiamo appreso la notizia con il solito disagio.
Riteniamo infatti che centoquaranta caratteri siano eccessivi per un’epoca che merita solo concetti base e stringatezze da prima serata. Col rischio costante di entrare nello specifico, creare un eccesso di comunicazione o, peggio, riuscire a spiegarsi. Chiediamo quindi che il limite di caratteri a disposizione dell’utente venga ridotto a 70, per un confronto meno personale e più distaccato.
E per restituire ai social network l’antico splendore e lo statuto di piattaforme in grado di veicolare concetti futili, catene evitabilissime, forme di razzismo e incomprensioni. Perché quest’epoca non merita analisi approfondite, ma un’osservazione approssimativa e superficiale. Tanto quanto questa campagna di sensibilizzazione contro ogni approfondimento, che tende a lasciare perplessi persino noi. Qui il link alla campagna di Starmale.net.
Segue l’articolo, appena esposto, compresso in 70 splendidi (e sintetici) caratteri:
No#twitt_elabort,epocablanda,stringati vrs ilfuturo,democraziafallata.
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